Nelle acque del lago d’Iseo abbondano varie razze di pesci, tra cui il Coregone o Lavarello. E’ un pesce che fa parte della famiglia delle trote, la sua livrea è argentea e vive ad una profondità di circa 25 metri e fino ad una profondità di 45 metri. Le esche per ecellenza sono le moschette artificiali, spesso realizzate in casa. Arrivati sul lago d’Iseo occorre una barca per trovare il posto migliore per la pesca al Coregone. La canna utilizzatta sarà di misura ridotta in qesto caso. Il piombo da 10 o 20 grammi a seconda della corrente o della profondità. Si fa scendere il piombo fino al fondo, poi con dei movimenti dal basso verso l’alto si tenta di incuriosire il pesce. nel caso di abboccata il recupero dovrà essere lento per l’apparato boccale delicato del Coregone.
La pesca al coregone prevede diverse limitazioni: prima di tutto gli esemplari sotto i 30 centimetri devono essere rilasciati, non è possibile trattenere più di dieci capi a testa ed infine non si possono utilizzare più di cinque – sei moschette. Il lavarello è oggetto di pesca professionale per le sue ottime carni . Il periodo di pesca va dal 1 novembre al 15 gennaio.
Il coregone rientra nella tradizione della cucina bresciana. Questo è un pesce che si può cucinare in svariati modi: al cartoccio, al vapore, ai ferri o affumicato. Essendo la carne bianca, si presta ad un cottura veloce con condimenti leggeri. In abbinamento al coregone è consigliato un vino bianco fresco, fermo e leggero.