La perla del lago d’Iseo, una montagna in un’ isola. Chiamatela come volete ma visitatela e amatela. Inevitabilmente chi arriva a Montisola vorrebbe non lasciarla più, perchè magicamente ed inesorabilmente si è irretiti dai borghi dei pescatori che il tempo ha gelosamente custodito preservandolo dalle abitudini di chi vive freneticamente le città vicine. Si è colti subito dal desiderio di guardarsi intorno, di inoltrarsi nei vicoli, di ascoltare l’acqua che dondola cautamente i naet le antiche barche dei pescatori. E il parlare diventa lento e la voce sussurrata come quando ci si trova in luogo sacro
Montisola e l’isola lacustre più grande d’Europa con un perimetro costiero che misura 11 chilometri e conta ben 12 centri storici: il capoluogo Siviano, Carzano, Masse, Cure, Menzino, Novale, Olzano, Peschiera Maraglio, Porto di Siviano, Sensole, Senzano, Sinchignano.
A Montisola non sono ammesse le auto, l’unico modo per visitare l’isola è in bicicletta o in bus.
Chi ha glutei e gambe ben allenate potrà percorrere la litoranea a piedi godendo del verde silenzioso e delle spettacolari viste panoramiche sulla costa bresciana e sulla costa bergamasca. Nel punto più alto dell’isola a 600 metri di altezza in località Cure si trova il Santuario della Ceriola, da qui il panorama lascia a bocca aperta.
In questa magica isola si produce un buon olio extravergine di oliva Dop e il buonissimo salame di Montisola, ottenuto con le tecniche di un tempo. Un’altra tradizione è quella della conservazione delle sardine di lago: dopo averle pulite e lavate vengono lasciate sotto sale per un giorno, poi vengono appese su intelaiature di legno ad essiccare; passati alcuni giorni il pesce viene lavato e conservato sott’olio.
A nord di Montisola si trova la Isola di Loreto di proprietà privata. Nel 1400 fu costruito un convento per le suore di S.Chiara. Oggi, vi è un bel castello in stile neogotico con un parco di conifere e il porticciolo.
L’Isola di San Paolo sorge invece a sud di Monteisola. L’isola è di proprietà privata. Qui vissero pescatori, monaci, nobili. Si racconta che vi fu costruito un convento grandissimo, ma nel 1700, divenuta l’isola di proprietà privata, fu raso al suolo il convento e la chiesa. Nel 1912 fu acquistata dalla famiglia Basilio che vi costruì una grande villa.
ITINERARIO CONSIGLIATO
Da Sulzano in battello si raggiunge Peschiera Maraglio, pittoresco Borgo dei pescatori con porticciolo dove sono ormeggiati i naet le imbarcazioni dei pescatori. Questa è la località più frequentata dell’isola, nota per il Museo della rete ed il cantiere delle barche. Da visitare la chiesetta di San Michele del XVII sec. Percorrendo la litoranea in circa mezz’ora si raggiunge Carzano, antico borgo di pescatori e fabbricanti di reti. Il centro storico ha case antichissime ben conservate. Ogni 5 anni il 14 settembre qui si festeggia la festa di Santa Croce, tutti gli abitanti decorano la propria abitazione con fiori di carta fatti a mano, la sera tante piccole luci bianche rendono il paesaggio fiabesco. A poca distanza dalla barocca chiesa dedicata a San Giovanni Battista si raggiunge un parco attrezzato con vista sull’isola di Loreto, i turisti possono trascorrere momenti di gioia prendendo il sole e tuffandosi nelle limpide acque del lago. A Carzano si trova l’unico campeggio dell’isola, al cui interno vi è il noto Ristorante Montisola dove apprezzare piatti della cucina locale a base di pesce di lago . Carzano è raggiungibile in battello da Sale Marasino. Proseguendo sulla litoranea si raggiunge Siviano, in questo antico paese posto ad un’altezza di 250 metri spicca la torre Martinengo del XIV Sec. L’ imponete Parrocchiale dedicata ai Santi Faustino e Giovita domina il paesaggio circostante. Proseguendo ancora avanti arriviamo a Sensole dove sulla sommità di una parete rocciosa si trova la possente Rocca Martinengo costruita nel XII sec., la fortezza che serviva a proteggere l’ Isola, presenta al centro un mastio cilindrico. La strada verso Peschiera Maraglio è silenziosa e regala favolosi scorci sull’isoletta di San Paolo. A poco distanza dal punto di partenza vi è un parco con alberi d’olivo dove